Le elezioni in Unione Sovietica erano a suffragio universale con voto diretto e scrutinio segreto.[1][2] Potevano votare tutti i cittadini dell'URSS di età superiore ai 18 anni senza distinzione di sesso, nazionalità e stato sociale, ad eccezione di persone con infermità mentale o con il diritto di voto revocato da un tribunale per condanna penale.[2][3]
Tuttavia, dal 1922 al 1936 le elezioni pansovietiche non erano dirette e generali, poiché i candidati al Congresso dei Soviet venivano nominati dai Soviet provinciali e repubblicani e il diritto di voto veniva garantito soltanto a chi viveva del proprio lavoro.[2][4][5][6] Fino al 1988, a livello pansovietico, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica era l'unico partito autorizzato, i deputati venivano scelti dal PCUS e dalle organizzazioni pubbliche ed eletti nell'unica lista del Blocco dei comunisti e dei senza partito.[2]
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